Affitti brevi, calano le richieste nelle grandi città
Nei primi mesi del 2021 già si intravede la ripresa, ma per ora chi affitta per brevi periodi la propria seconda casa risente del calo dei turisti e dei viaggiatori d’affari.
A dirlo è un’indagine di Halldis, società italiana con sede a Milano che gestisce 1.800 proprietà in 20 località italiane ed europee, con appartamenti e palazzi nelle principali città ma anche, tramite la sua partecipata Windows on Italy, ville di lusso, in particolare in Toscana, per conto di proprietari privati e istituzionali. Ma ecco i risultati.
- Il mercato degli affitti brevi tra luglio e settembre, rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso soffre nelle città (-80%) e vede un calo dei soggiorni per ragioni di business (-45%).
- La consolazione viene dai centri di montagna, dalle ville al mare e nella campagna del Belpaese (+21%).
- Si continua ad affittare soprattutto grazie agli italiani (80% degli ospiti), mentre i turisti europei diminuiscono del 90% e quelli provenienti dalle due Americhe e dai Paesi asiatici sono quasi vicini allo zero.
- I prezzi degli appartamenti rimangono stabili. Quelli delle ville scendono tra il 10 e 20%.
- Cambia il mercato, con alcuni proprietari che tendono a spostare la messa a reddito degli immobili sugli affitti di lungo periodo.
- Si è dimostrato alto l'interesse degli italiani a fare vacanze in zone di prossimità. A luglio il tasso di occupazione in montagna è stato dell’85% e ad agosto superiore al 90%.
- Nelle località di mare sia a luglio che agosto si è raggiunto il 90% di saturazione, un dato ampiamente positivo rispetto ai budget predisposti prima del Covid-19.
- La chiusura di molte frontiere internazionali e la scarsità di voli aerei hanno limitato l'arrivo di clienti stranieri: la Germania sembra essere il Paese più reattivo,seguono quelli limitrofi all'Italia come la Svizzera, la Francia e l'Austria
- Nella seconda parte del 2020, gli esperti ritengono che non si riuscirà a recuperare parte delle perdite del I semestre dove si sono toccate punte del 90% in meno per diversi mesi ma si prevede la ripartenza nei primi mesi del 2021.
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